Storia di Cantù - History of Cantù

Col nome di Canturium (incerta è ancora la ricostruzione dell’etimo: può derivare dal popolo insubrico dei Canturigi, già ricordato da Strabone, ma può trarre origine come propongono studiosi moderni, tra cui l’Olivieri, da Cantores, accertata l’esistenza di una Cantoria presso qualche sacro edificio) fu indicato il territorio intorno a Galliano, primo nucleo abitato.

Il Borgo rimase pure coinvolto nelle contese tra Guelfi e Ghibellini e, nel 1324, divenne signoria di Gaspare Grassi, che lo fortificò facendo erigere numerose torri. Tornato ai Visconti dieci anni più tardi e travagliato dalle lotte tra i vari pretendenti, fu sottomesso con le armi da Francesco Sforza e donato, nel sec. XV, dal duca Galeazzo Maria a Polidoro Sforza Visconti.

Nel 1475 venne concesso in feudo ai fedeli Pietrasanta che vi eressero un castello in cima al colle centrale, di cui oggi rimane la base in pietra dell’attuale torre campanaria della Basilica di San Paolo.

La scarsa fertilità del territorio ha sempre costituito uno stimolo verso la ricerca di attività complementari a quella agricola. Si ha notizia, già prima del 1000, della lavorazione artigiana dei metalli (attualmente ritornata in auge): la stessa caratteristica produzione dei chiodi fatti a mano cessò solo nel secolo scorso, soppiantata dalla produzione a macchina.

Verso il 1600 venne introdotta la lavorazione del merletto a tombolo e, ancora oggi, parte della manodopera femminile è occupata in queste attività.

Nella prima metà dell’800, infine, iniziò la produzione artistica del mobile: notevole fu l’impulso dato dalla vicinanza del mercato milanese, ma il fatto che determinò il fiorire dell’artigianato canturino, in un periodo di intenso sviluppo industriale, fu l’istituzione di una Scuola d’Arte per l’arredamento, nel 1882, la prima del genere sorta in Italia.

Attualmente, accanto alla numerose botteghe artigiane del mobile, si sono sviluppate alcune industrie che attuano una produzione in serie, pur nel rispetto dei criteri artigianali. E vicino al lavoro del legno, va ricordato lo sviluppo del tessile, di qualche settore metalmeccanico e della lavorazione dei minerali non metalliferi.

 

 

The old name of Canturio, which became Cantu in the fifteenth century, takes its origin from the name of the Lombard people of the Canturigi, which is the origin of the Gaelic name "Galliano", the first settlement in the territory around present day Cantu.

The city of Cantu first appeared in history in the eleventh century when Ariberto da Intimiano, the Archbishop of Milan, rebuilt the Galliano Basicilica in 1007, which was originally built on the site of an ancient pagan temple.

From 1118 to 1128 Cantu took part with Milan in the war against Como, losing in 1124 but coming out victorious in 1127. Many years later the city fought with great strength against Frederick the Redbeard, defeating the invader in 1160.

Fortified with 100 towers in 1324, it remained independent until 1334 when the Visconti occupied the regions around Como. Involved in the fight between the Guelfi and the Ghibellini it was subdued by the forces of Francesco Sforza. Cantu was ruled for about 30 years by this powerful Milanese family, until it was surrendered to the faithful Pietrasantas who built a castle of which remains only the bell tower, that was eventually completed by Pellegrino Tibaldi.

Today, Cantu is renowned as a center of artisans. Around the year 1000, it became known as a center for expert iron works. More recently, it has cultivated a tradition of expert furniture making. With over 700 "botteghe" or small craftsmen shops, its furniture is revered as hand-made art, rather than mass-produced utilitarian items. Cantu is also known throughout the world for its production of fine lace, a tradition began by the Benedictine nuns in 1600.