Storia di Como - History of Como

La fondazione della città di Como

La storia di Como inizia con l'invasione romana nel 196 a.C.; la zona pianeggiante in prossimità del lago infatti sembra che rimase disabitata fino a quando non furono sufficienti le cognizioni idrauliche per bonificare la zona. Nel 70 d.C., con Gaio Scipione, vi fu una prima immigrazione di tremila coloni ed in seguito, in età cesariana, arrivarono cinquecento greci che importarono la coltivazione della vita e dell'ulivo. In quest'epoca vi è una fioritura urbanistica che ci è confermata dalla datazione della cinta muraria e dalla disposizione ortogonale della città. Con la fine delle lotte fra Cesare e Pompeo, Como divenne "Municipio", conquistando l'autonomia.

Como e l'Impero Romano

Durante l'età augustea "Novum Comum" raggiunse grande splendore, fu nominata capitale del XI Regio Transpadana grazie alla sua posizione strategica sia militare che commerciale e conobbe un periodo di fiorente crescita culturale, diede infatti i natali a Plinio il Vecchio e Plinio il Giovane e potè valorizzare il loro talento. Durante il Medio e Basso Medioevo, Como parve non risentire della vicina decadenza ed è di quel periodo la ristrutturazione delle mura e la costruzione di nuove torri, forse per far fronte alle prime discese barbariche.

Como nel Medioevo

Como conobbe in quest'epoca la diffusione del Cristianesimo e le invasioni barbariche: dopo gli Unni, i Goti ed i Longobardi, nel 774 Como si arrese a Carlo Magno e riprese la propria crescita economica, interrotta da un periodo di scontri fra la morte dell'ultimo discendente di Carlo Magno (888) e l'avvento degli Ottomani.

Como nell'Età Comunale

L'epoca è caratterizzata da frequentissimi scontri con Milano che mal vedeva la prosperità della città di lago: fu per questa ragione che per ben dieci anni i due Comuni furono in guerra. Le ostilità cessarono con la sconfitta di Como che venne in parte distrutta. Presto però, alleatasi con il Barbarossa, partecipò alla distruzione di Milano nel 1158, seguirono poi la Battaglia di Legnano e la Pace di Costanza (1183) che sancì l'autonomia dei Comuni dall'Impero ed infine la pace con Milano nel 1186.

Guelfi, Ghibellini e l'avvento della Signoria

Le lotte intestine fra Guelfi, sostenitori del Pontefice e Ghibellini, sostenitori dell'Imperatore fecero sì che Azzone Visconti si insediasse, ben accetto, e proclamasse la Signoria. Il suo governo fu illuminato dal mecenatismo ed è di quell'epoca la costruzione della "Cittadella", baluardo fortificato all'interno della città. Sotto Gian Galeazzo Visconti fu dato l'avvio alla costruzione del Duomo.

Como sotto il dominio spagnolo

Per due secoli (1535-1713) Como dovette sottostare agli spagnoli che, con una pesantissima pressione fiscale, portarono la città alla rovina; allo sfascio economico si aggiunsero le epidemie di peste, le violenze, la miseria e l'intolleranza dei Vescovi che cercarono di contrastare l'espandersi del Protestantesimo. Dopo la morte, senza eredi, di Carlo II si susseguirono numerose contese per il dominio in Lombardia, che nel 1714 passò in mani austriache.

Como sotto gli austriaci

In pochi decenni la dominazione austriaca cancellò le conseguenze disastrose del dominio spagnolo: fu incentivato lo sviluppo dell'industria tessile e dell'artigianato del mobile e risale ad allora la costruzione della cupola del Duomo; rifiorirono le scienze e le arti e, conseguentemente, si annovera in questo secolo la costruzione di meravigliose ville patrizie giunte fino a noi (Villa Saporiti, Villa Olmo, Villa Salazar).

Como nel Risorgimento

Como fu anch'essa travolta dai fermenti rivoluzionari dell'epoca e, il 20 marzo 1848, i comaschi insorsero e costrinsero alla resa la guarnigione austriaca; nel 1859, durante la II guerra d'Indipendenza, Giuseppe Garibaldi entrò in Como, che, dopo secoli di dominazioni straniere, fu annessa al nuovo Regno d'Italia dei Savoia.

Como nel Novecento

La città cresce fiorente, parallelamente alle industrie tintorie e seriche, nuovi quartieri ospitano il crescente stuolo di lavoratori. L'arte del secolo è egregiamente rappresentata dall'architetto Giuseppe Terragni, al quale venne riconosciuta fama mondiale e da artisti degni rappresentanti dell'astrattismo italiano, fra cui è doveroso ricordare: Mario Radice, Carla Badiali, Manli Rho.

 

History of Como                                              

According to documented records, inhabitants of prehistoric times were located around the current

location of Como, at least since the Bronze Age.

Remains of settlements are still present on the wood covered hills to the south west of town.

The people that inhabited these settlements were known as the Orobii, a Celtic tribe.

Como developed during the Roman Empire to be the capital of a territory bordering with Milan

and Bergamo. The newly founded town was named Novum Comum and had the status of municipium.

The remains of a Roman city, where for sure there were a stadium, gym, public baths and a theatre

can still be spotted in modern Como today, like eight greenish striped Roman limestone columns in

the portico of the Volta Liceum, various bits of the old city walls, and the remains of the Porta Praetoria.

With the invasion of the Franks led by Charlemagne, Como became a center of commercial exchange.

Consequently, it shared the vicissitudes of the surrounding region. In the X century the Bishops of

Como were also its temporal lords and in the XI century the city became a free commune.

In 1127 the city lost the decade-long war against the nearby town of Milan but with the help of

Frederick Barbarossa, the city could avenge the defeat when Milan was destroyed in 1162.

Frederick promoted the construction of several defensive towers around the city limits, of which only

one remains, the Baradello.

Then followed the rule of the Rusca family, in1355, which freely ceded the town to the Visconti. From

there on the history of Como followed that of the Ducato di Milano.

It followed the French invasion, then the Spanish domination until 1900, when the territory was

finally taken by the Austrians.

Napoleon descended into Lombardy in 1796 and ruled it until 1815, when the Austrian rule was

resumed after the Congress of Vienna.

Finally in 1859, with Giuseppe Garibaldi, the town was freed from the Austrians and it became

part of the newly formed Kingdom of Italy under the House of Savoy.

The role of the Partisans was very important for the end of the WWII. Here on its escape towards

Switzerland, Mussolini was taken prisoner and then shot by the Comaschi partisans

in Giulino di Mezzegra, a small town on the north shores of Como Lake.